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Ascoli Satriano |
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Un po' di storia
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La specificazione Satriano, ufficialmente aggiunta nel 1862 è a ricordo dell’antica Satricum; secondo altri in riferimento alla presenza dell’erba “saturea”, che abbonda nei dintorni. Nel territorio di Ascoli, nel 279 a.C., avvenne la memorabile battaglia tra Pirro, re dell’Epiro, e le truppe romane. Nella battaglia, poi, tra Annibale ed i Romani, gli Ascolani parteggiarono per il cartaginese. Dopo la terza guerra punica, distrutta la città di Cartagine, Ascoli divenne colonia romana. Verso il 900 d. C. fu occupata dai Greci, e nel 1041 se ne impossessarono, i Normanni. Ruggiero, figlio di Roberto il Guiscardo, duca di Puglia, la distrusse, ma fu presto riedificata non lontano dal sito originario.
I terremoti del 1348 e del 1360 la ridussero ad un cumulo di macerie. Fu riedificata mezzo secolo dopo in un sito più elevato, ma fu nuovamente danneggiata dai terremoti del 1526, 1627, 1694 e 1851.
Nella seconda metá del XV secolo Nicola Sabrano, insieme ad altri baroni pugliesi, ordì ad Ascoli una congiura contro Ferdinando I d’Aragona. Scoperti, furono condannati a morte ed il paese per questo ne soffrì molto. Il duca Marulli, per accattivarsi la benevolenza della chiesa, fece insorgere i Sanfedisti contro i Repubblicani. La ribellione finì in un bagno di sangue, ed il triste episodio è ricordato su una lapide posta in piazza Cecco d’Ascoli.
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Da visitare
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La Natività della Beata Vergine Maria in origine era di stile romanico-gotico, fu trasformata nel Rinascimento e successivamente nel periodo barocco. La facciata ha tre portali sormontati da baldacchini ogivali sui quali si aprono quattro tondi. Nell’interno vi è un busto seicentesco in argento di San Potito. Il coro ligneo è del 1643.
Ponte Romano. Ponte a “schiena d’asino” sul fiume Carapelle.
La Porta di Sant'Antonio é un arco barocco del XVII secolo che introduce ne1la strada che porta al duomo.
Il sito di Faragola è posto a circa tre chilometri a sud-ovest di Ascoli Satriano nella fertile valle del Carapelle. Il complesso edilizio fu edificato in una posizione strategica, a metà strada tra i due importanti centri abitati di Ausculum e Herdonia, ed in una zona ricca di acqua, grazie alla presenza del fiume Carapelle e di numerose sorgenti.
Nel luglio del 2003 ha avuto inizio una campagna di scavi archeologici, preceduta da prospezioni geofisiche.
In località Faragola è stato indagato un esteso ed articolato insediamento rurale di età romana e tardoantica, che si segnala per le notevoli manifestazioni di lusso. Sono stati parzialmente portati alla luce alcuni ambienti residenziali di una ricca villa, di cui è stata finora documentata soprattutto la fase tardoantica (IV-VI secolo d.C.), e in particolare un grande vano, identificabile verosimilmente con una cenatio estiva, dotato di una fontana decorata da un rilievo databile alla prima età imperiale con la raffigurazione di un personaggio femminile danzante e di un serpente e di un pavimento di lastre di marmo, tutte di reimpiego, arricchito dall'inserzione di lussuosi tappeti in opus sectile realizzati con lastrine di vari marmi colorati e di pasta vitrea.
A pochi metri da questa lussuosa sala da pranzo sono stati individuati altri vani del settore residenziale, pavimentati con pregevoli mosaici policromi a decorazione geometrica. La villa risulta dotata anche di un settore artigianale: è stata, infatti, indagata anche una fornace per la cottura di laterizi, parte di un più ampio gruppo di strutture produttive. Si tratta di una scoperta di grande importanza per la conoscenza dell'organizzazione delle campagne non solo nel territorio di Ausculum ma dell'intera Puglia: infatti, pur essendo note numerose altre villae romane e tardoantiche nel territorio daunio, quella di Faragola si presenta come una delle più lussuose manifestazioni di questo tipo di edificio rurale finora note in Italia meridionale. È evidente che la villa sia appartenuta ad un personaggio di alto rango, proprietario di ampie tenute terriere nella zona, ad ulteriore dimostrazione della vitalità dell'economia agraria dell'Apulia in età tardoantica.
La presenza inoltre di numerosi materiali reimpiegati, (il rilievo figurato, le lastre di marmo, un'iscrizione funeraria di età augustea inserita nel pavimento della cenatio, ecc.) pone inoltre il problema sia di una preesistenza nello stesso sito sia dell'individuazione di altri insediamenti e monumenti del territorio dai quali i materiali furono recuperati.
L'area finora indagata, pari ad una superficie di oltre 3000 mq, è solo parte di un complesso rurale molto più vasto, estremamente articolato e di grandi dimensioni: si ipotizza un'estensione totale di circa tre ettari.
Il sito di Faragola fu occupato per molti secoli, con diverse modalità di vita. Le ricerche archeologiche hanno finora consentito di ricostruire le seguenti fasi:
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Villaggio daunio (VI/V – IV/III a.C. circa)
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Fattoria romana (I a.C. - II d.C. circa)
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Villa tardoantica 1 (III – metà IV d.C. circa)
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Villa tardoantica 2 (fine IV – fine VI d.C. circa)
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Villaggio altomedievale (VII – IX d.C. circa)
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Uso agricolo (IX – XXI d.C.)
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Folklore, feste e sagre
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16 Luglio – Festa della Madonna del Carmelo. In occasione della ricorrenza si svolge una suggestiva processione, a cui fanno seguito fuochi pirotecnici ed uno spettacolo di musica leggera.
1 e 15 Agosto – Processione della preziosa icona bizantina della Madonna della misericordia.
14 e 20 Agosto - San Potito Martire. Primo martire della Puglia, Potito, era originario dell’attuale Sofia. Secondo la leggenda, invece, sarebbe nato nella Daunia. Subì il martirio sotto l’imperatore Antonino tra il 160 ed il 180 d.C. La festa in suo onore è caratterizzata da una processione del prezioso reliquiario d’argento, un solenne Pontificale, concerti bandistici, falò e sparo del “ciuccio”. Sempre secondo la leggenda sarebbe stato un mulattiere - guidato dal suo asino - a ritrovare il corpo di san Potito. Da qui, l’usanza di allestire una sagoma d’asino carica di petardi, in ricordo di quell’avvenimento.
22 Agosto – Sagra dell’olio Dop.
8 Dicembre – Festa dell’Immacolata Concezione. Sagra delle pettole, ossia pasta lievitata e fritta in olio d’oliva.
20 Dicembre – Presepi e vendita di prodotti tipici natalizi a cura delle scuole.
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